L'ospedale è luogo di incontri, con se stessi e con gli altri, crocevia di persone e storie di vita, di tappe salienti dell'esistenza nei momenti importanti di nascita, morte, salute e malattia.
La Stanza del Silenzio aperta a tutti in ospedale vuole essere un luogo accogliente ma sobrio, priva di simboli religiosi nel rispetto di tutte le fedi e di chi si considera non credente, dove la persona possa fermarsi, raccogliersi, riflettere, lasciar sedimentare notizie, prendere distacco dal serrato ritmo di lavoro, pregare, ciascuno secondo la sua fede.
Dag Hammarskjold, Segretario delle Nazioni Unite dal 1953 al 1961 che ha voluto una "stanza della quiete" all'ingresso del palazzo dell' ONU, così commentava l'iniziativa:
"Ciascuno di noi ha dentro di sé un centro di quiete avvolto nel silenzio. ... L'obiettivo è creare in questa piccola stanza un luogo le cui porte possano essere aperte agli spazi infiniti della preghiera. Qui si incontreranno persone di fedi diverse e per questa ragione non si poteva usare nessuno dei simboli cui siamo abituati nella nostra meditazione... Un antico detto ricorda che il senso di un recipiente non sta nel guscio ma nel vuoto. Così è di questa stanza. E' per quanti vengono qui per riempire il vuoto con ciò che trovano nel proprio centro di quiete".
Ultima Modifica: 26/02/2015