Inizio d'anno da ricordare per la
Cardiologia dell'Ospedale Mauriziano che nei primi giorni di
gennaio ha eseguito con successo un intervento senza precedenti su
un paziente di 85 anni, dimesso dall'Ospedale tre giorni dopo
l'operazione che gli ha visto correggere la stenosi aortica con una
valvola di ultimissima generazione e disostruire le coronarie
con un'angioplastica coronarica.
A
eseguire quest'intervento combinato, innovativo per il trattamento
della stenosi aortica, è stata l'équipe di Emodinamica
(dottoressa Tiziana Aranzulla, dottor Gianmarco Annibali
e dottor Giorgio Quadri) con il coordinamento del dottor
Innocenzo Scrocca. È
stata utilizzata una valvola aortica per via transcatetere (TAVI)
di ultimissima generazione che, grazie al particolare design con tre
celle ampie, offre ai cateteri maggiore spazio di manovrabilità e
facilita l'accesso alle coronarie dei pazienti che necessitano di
reincanulazione coronarica.
«Siamo
molto orgogliosi di essere stati i primi in Italia ad aver
realizzato questo impianto - afferma il dottor Giuseppe
Musumeci, Direttore della Cardiologia del Mauriziano -. Da oggi i
pazienti che necessiteranno di questo tipo di intervento potranno
beneficiare di trattamenti sempre più sicuri ed efficaci».
La
stenosi aortica è la malattia valvolare più frequente nei
Paesi occidentali. È causata
dell'invecchiamento della popolazione, con una prevalenza di circa il
3% nei pazienti con età superiore ai 75 anni e una mortalità
dall'insorgenza dei sintomi di circa il 50% a distanza di tre anni.
Fino a circa 20 anni fa, l'unica terapia che potesse risolvere
il problema della stenosi aortica era la sostituzione chirurgica
della valvola aortica, un intervento a cuore aperto effettuato
solo in anestesia generale e riservato a una parte
limitata di pazienti, quelli che per giovane età o buone
condizioni fisiche potevano affrontare i rischi di una chirurgia. E
proprio per superare questo vincolo che rendeva esiguo il
numero di pazienti eleggibili per l'intervento, negli ultimi anni è
stata sviluppata dai cardiologi la procedura di TAVI
(Transcatheter Aortic Valve Implantation, ovvero sostituzione
transcatetere della valvola aortica): arrivando al cuore passando
dall'arteria femorale, una protesi viene impiantata al
posto della valvola aortica e ne sostituisce in tutto e per tutto
la sua funzione. Si tratta di un intervento mininvasivo in
anestesia locale con dimissione precoce che non
necessita di riabilitazione.
«Nel
2024 il reparto di Cardiologia del nostro Ospedale ha superato
per la prima volta il numero di 300 pazienti trattati con TAVI -
conclude il dottor Musumeci - confermandosi come uno dei
primi cinque Centri in Italia nonché primo in Piemonte
per questa tipologia di interventi, capaci di garantire risultati
clinici straordinari in termini di prognosi dei pazienti, con dati
migliori di quelli dei principali registri europei e statunitensi.
Sempre nel 2024, abbiamo trattato con intervento mininvasivo di
riparazione per via percutanea oltre 60 pazienti affetti da
malattie della valvola mitrale o tricuspidale: anche in questo
caso il Mauriziano si segnala come primo Centro in Piemonte e tra i
primi tre Centri d'Italia, con ottimi risultati clinici per i
pazienti».
Ultima Modifica: 15/04/2025