All'Ospedale
Mauriziano di Torino l'intelligenza
artificiale è
al
servizio dei pazienti oncologici sottoposti a trattamenti di
radioterapia. Grazie
a
un sistema di "deep learning" si
"contornano"
in maniera precisa gli organi a rischio adiacenti alla lesione
tumorale sulla quale intervenire con le radiazioni ionizzanti
mediante tecniche radioterapiche avanzate. Il software aiuta così
i fisici sanitari a realizzare il piano di cura e a colorare di
rosso, giallo o verde le aree da irradiare con dosi alte, medie o
basse indirizzate alle cellule tumorali risparmiando i tessuti sani
circostanti.
Rispetto
al tradizionale metodo manuale, ancora oggi indispensabile per
l'accuratezza del contornamento degli organi a rischio,
l'intelligenza artificiale consente di velocizzare il processo con
performance in termini di precisione fino al 94%. La corretta
definizione del volume neoplastico da irradiare e degli organi
critici sani che devono essere risparmiati dal fascio di radiazioni è
una condizione indispensabile per la moderna radioterapia.
«È
una procedura che ci permette di personalizzare i trattamenti di
radioterapia in base alle caratteristiche del singolo paziente, con
la finalità di migliorare il controllo della malattia e, al
contempo, di ridurre la tossicità radioindotta»,
spiega Maria Grazia Ruo Redda, direttore della Struttura
a Direzione Universitaria
di Radioterapia dell'Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano.
Pochi
giorni fa, la prestigiosa rivista medica britannica "Current
Oncology" ha pubblicato uno studio condotto dall'Ospedale
Mauriziano (https://www.mdpi.com/1718-7729/32/6/321)
assieme al Dipartimento di Oncologia della Scuola di Medicina
dell'Università di Torino e all'Ospedale Umberto Parini di Aosta
sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale per "raggiungere
una delimitazione accurata del volume pelvico del tumore della
prostata". Un'analisi preliminare multicentrica che ha confermato
l'efficacia del software utilizzato e che, oltre a quella della
professoressa
Ruo Redda, porta le firme degli specialisti di Radioterapia del
Mauriziano, Chiara Airaldi, Daniela Nassisi, Elisabetta Trino,
Lavinia Bianco, Silvia Leardi e Diego Bongiovanni, nonché di Chiara
Valero, specialista in Fisica sanitaria, diretta al Mauriziano dal dottor Michele Stasi.
Proprio
i tumori delle pelvi, assieme a quelli del distretto testa/collo,
sono quelli che più beneficiano dell'aiuto dell'intelligenza
artificiale. «Il
sistema contorna gli organi a rischio del paziente e anche i
distretti linfonodali
- conferma Chiara Valero - Lo
fa in modo celere, preciso e automatico in pochi minuti e,
successivamente, ogni struttura viene sottoposta alla revisione
manuale dei medici radio-oncologi».
Ad esempio, l'irradiazione del distretto testa e collo prevede il
contornamento di circa 50 organi a rischio (midollo spinale e midollo
allungato sono due esempi), tutti da controllare con la massima
attenzione.
«Questo
tipo di contornamento può essere eseguito più volte durante il
percorso di cura del paziente in Radioterapia
- precisa ancora la professoressa Ruo Redda - Il
tumore dell'utero cambia forma e posizione anche a distanza di
pochi giorni, un tumore della testa e collo causa spesso dimagrimento
del paziente e modifiche anatomiche dei tessuti che rendono
necessaria la ripianificazione della procedura con elevato
time-consuming. Insomma, un paziente non è un solo paziente, ma più
pazienti in uno. Il contornamento è una fase della procedura che
terminerà con l'erogazione della dose all'acceleratore lineare».
«La
pubblicazione di questo studio e i risultati che porta in dote
testimoniano l'importanza e la qualità del lavoro svolto dalla
Struttura di Radioterapia del Mauriziano
- osserva Franca Dall'Occo, Direttore generale dell'Azienda
Ospedaliera Ordine Mauriziano -
Il grande impegno dei professionisti si ritrova nella capacità di
fare squadra e di seguire al meglio i pazienti in una fase molto
delicata del loro percorso di cura».
«L'intelligenza
artificiale a supporto e potenziamento dell'intelligenza naturale,
dei nostri professionisti, è
ormai imprescindibile
- sottolinea Federico
Riboldi,
Assessore alla Sanità della Regione Piemonte -
Per
questo motivo il Mauriziano si pone come esempio virtuoso da
esportare, perché mantenendo sempre come obiettivo primario il bene
e la cura del paziente, ha saputo innovarsi e affiancare al prezioso
lavoro dei professionisti quello dell'intelligenza artificiale».
Ultima Modifica: 26/06/2025