Tiroidectomia totale:
tramite accesso cervicotomico centrale , si procede all'asportazione di tutta la ghiandola tiroide previa individuazione e salvagiuardia delle ghiandole paratiroidi e dei nervi ricorrenti ( responsabili della motilità delle corde vocali ).
Loboistmectomia:
tramite accesso cervicotomico centrale , si procede all'asportazione totale monolaterale della ghiandola tiroidea previa individuazione e salvaguardia delle ghiandole paratiroidi e del nervo ricorrente ( responsabile della motilità delle corda vocale di quel lato ).
Lionfoadenectromia comparto centrale:
asportazione dei linfonodi che si trovano nella loggia tiroidea previa individuazione e salvaguardia delle ghiandole paratiroidi e dei nervi ricorrenti ( responsabili della motilità delle corde vocali ) . Quando indicata viene eseguita in contemporanea alla tiroidectomia con la medesima via di accesso.
Linfoadenectomia laterocervicale:
Tramite un'incisione lungo il bordo del muscolo sterno-cleido mastoideo si procede all'asportazione dei linfonodi .Può essere mono o bilaterale , contemporanea o differita rispetto alla tiroidectomia a seconda delle indicazioni specifiche.
Linfoadenectomia radioguidata del collo
Questa tecnica, gestita congiuntamente con la SC Medicina nucleare, permette di raggiungere ed asportare selettivamente i linfonodi patologici della regione laterocervicale e del comparto centrale del collo oltre che di localizzare le recidive tumorali nella loggia tiroidea . Sotto guida ecografica per via percutanea viene iniettata, poco prima dell'intervento chirurgico, una piccola quantità di tracciante ( in genere Tecnezio + albumina ) nella massa da asportare . Poco dopo, in sala operatoria, con l'ausilio di una piccola sonda collegata ad un rilevatore di radiazioni, il chirurgo è in grado di raggiungere in modo mini invasivo le masse tumorali da asportare e di verificarne la completa asportazione.
Paratiroidectomia per iperparatiroidismo primitivo:
tramite accesso cervicotomico centrale si procede alla individuazione ed all'asportazione dell'adenoma paratiroideo previa individuazione e salvaguardia del nervo ricorrente ( responsabile della motilità della corda vocale omolaterale ). Viene utilizzato il dosaggio del paratormone intraoperatorio per escludere la presenza di altre ghiadole paratiroidi iperfunzionanti e per confermare l'efficacia dell'asportazione.
Paratiroidectomia con tecnica mininvasiva (MIVAP)
Con l'ausilio di una telecamera , di un monitor e di strumentario miniaturizzato dedicato il chirurgo esegue l'intervento di paratiroidectomia con tecnica classica con un piccolo accesso cutaneo di circa 2-3 centimetri e con minima manipolazione delle strutture muscolo aponeurotiche del collo.
Paratiroidectomia radioguidata:
in casi particolari è possibile ricorrere a questa tecnica gestita congiuntamente con la SC Medicina nucleare che consiste nell'iniettare, 1 ora prima dell'intervento per via endovenosa, un marcatore con tropismo per le cellule paratiroidee (in genere Tecnezio). Durante l'intervento, che spesso utilizza una tecnica chirurgica mini invasiva Videoassistita (MIVAP), il chirurgo, con l'ausilio di una sonda collegata ad un rilevatore di radiazioni, è in grado di raggiungere selettivamente l'adenoma da asportare e di documentarne l'avvenuta asportazione con l'assenza di segnale residuo. Questa metodica è sempre abbinata al dosaggio intraoperatorio del paratormone per il rischio di adenoma multiplo.
Paratiroidectomia per iperparatiroidismo secondario:
tramite accesso cervicotomico si procede alla individuazione di tutte le ghiandole paratiroidi asportando completamente le tre più voluminose e salvaguardando una parte della quarta ghiandola. Generalmente viene utilizzato il dosaggio del paratormone intraoperatorio per escludere la presenza di ghiandole paratiroidi sovranumerarie.
Trattamento del carcinoma paratiroideo:
Asportazione in "en bloc" con il lobo tiroideo omolaterale e dei linfonodi del comparto centrale omolaterale , previa individuazione e salvagiuardia del nervo ricorrente ( responsabile della motilità della corda vocale omolaterale ).
Estensione della cervicotomia centrale:
nei casi in cui la via tradizionale non consenta un controllo sicuro del campo operatorio. L'estensione può riguardare la parte inferiore o laterale della cervicotomia.
Sternotomia mediana:
nei casi in cui la via tradizionale non consenta un controllo sicuro del campo operatorio , particolarmente indicata negli strumi con estensione mediastinica od intratoracica o per l'esecuzione di una linfoadenectomia del comparto centrale radicale quando indicata. Può essere limitata alla parte superiore dello sterno ( ministernotomia alta ) o riguardare tutto l'osso ( completa ).
Toracotomia:
per strumi mediastinici retrovascolari.
Sanguinamento:
comune a tutti gli interventi chirurgici , la sua gestione risulta più problematica per la particolare sede cervicale , con rischi di compressione sugli organi respiratori e conseguenti alterazione dei parametri vitali . Il suo trattamento richiede la monitorizzazione dei parametri vitali e del paziente , l'osservazione dell' evoluzione , l'evacuazione dell'ematoma o il reintervento nei casi specifici . Qualora I valori dell'emoglobina fossero particolarmente bassi è necessario emotrasfondere il paziente . Il reintervento può esporre il paziente al rischio di ulteriori complicazioni .
Dispnea post estubazione:
al termine dell'intervento , durante il risveglio del paziente , l'anestesista provvede alla rimozione del tubo oro tracheale introdotto all'induzione dell'anestesia per permettere la respirazione assistita . Per svariati fattori più presentarsi l'eventualità di una grave insufficienza respiratorio per il cui trattamento è stata predisposta un'apposita procedura.
Disfonia:
La procedura chirurgica della tiroidectomia prevede la visualizzazione e salvaguardia di tutte le strutture nervose responsabili della motilità delle corde vocali e laringea ( nervo ricorrente e laringeo superiore ). Non è prevedibile la reazione delle strutture nervose alla manipolazione chirurgica per cui, in alcuni casi, si assiste ad un cambiamento della voce. E' stata codificata una procedura per la gestione di tale complicanza durante il ricovero ed a domicilio.
Disfagia:
la difficoltà ad assumere cibi liquido e/o solidi nel post operatorio può essere una conseguenza diretta dell'intervento chirurgico.La sua manifestazione è isolata od abbinata alla disfonia , la causa è generalmente dota da una ipomobilità della relativa muscolatura. Tale sintomo può comportare gravi ripercussioni al paziente qualora comparisse una "polmonite ab ingestis", secondaria all'inalazione di cibi o liquidi nelle vie respiratorie. E' stata predisposta una procedura per la gestione di tale complicanza.
Ipocalemia:
abbassamento della calcemia post operatoria. Essa può essere sintomatica ( crampi muscolari - parestesie ) od asintomatica. Per diagnosticare e trattare tale complicanza, a tutti i pazienti sottoposti a tiroidectomia totale od ad interventi sulle paratiroidi vengono fatti dosaggi della calcemia nel post operatorio ed a distanza. Il trattamento prevede la somministrazione di calcio per bocca e/o endovena e di vitamina D. Generalmente entro pochi giorni tutto ritorna nella normalità.
Suppurazioni od infiammazioni del sito chirurgico:
dovute ad infezioni od a reazioni ai materiali di sutura . Il trattamento prevede la medicazione ed evacuazione dei secreti quando presenti , l'esecuzione di una esame culturale con antibiogramma nei casi indicati e la somministrazione di farmaci antinfiammatori e/o antibiotici quando indicati .
Ultima Modifica: 04/01/2016