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A. O. Ordine Mauriziano di Torino

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S.C. Chirurgia Generale e Oncologica

Malattie del fegato

Tumori maligni primitivi e secondari del fegato

(HCC, Metastasi)

Il più frequente tumore maligno primitivo del fegato è il carcinoma epatocelullare (HCC). Insorge prevalentemente su di una cirrosi epatica o un'epatopatia cronica secondarie ad un abuso alcoolico o ad un'infezione del virus dell'epatite B o C. Per questo motivo è fondamentale che i pazienti con fattori di rischio noti per l'HCC siano sottoposti a regolari controlli ecografici ed ematochimici. Più raramente è possibile riscontrare un HCC su fegato sano senza chiara eziologia. Questi tipi di tumori possono raggiungere anche grosse dimensioni senza che ciò precluda l'intervento chirurgico. Il trattamento dell'HCC consiste nella sua asportazione tramite una resezione epatica che potrà essere più o meno estesa in base alle dimensioni ed alla localizzazione del tumore. In alcuni casi la chirurgia può essere associata o sostituita da altri tipi di procedure, quali ad esempio la termoablazione del tumore mediante radiofrequenze. Questo tipo di procedura prevede la bruciatura della lesione grazie all'inserzione di aghi al suo interno o per via percutanea (sotto guida ecografica) o in corso di intervento chirurgico. E' inoltre possibile avvalersi di procedure di radiologia interventistica che consentono di iniettare farmaci che agiscono direttamente sul tumore. Recentemente sono stati introdotti anche chemioterapici per trattare gli HCC in pazienti non candidati alla chirurgia. In casi selezionati (età del paziente, caratteristiche del tumore) il trattamento di scelta è rappresentato dal trapianto di fegato.
 
I tumori secondari del fegato (metastasi epatiche) sono lesioni maligne del fegato che si sviluppano successivamente ad un tumore in un altro organo a causa di una disseminazione per via ematica delle cellule tumorali. Queste lesioni possono svilupparsi simultaneamente al tumore primitivo (metastasi epatiche sincrone) oppure successivamente (metastasi epatiche metacrone). Le metastasi più comuni sono quelle da tumore colo-rettale. In questo caso, la resezione epatica è l'unico trattamento potenzialmente curativo e dovrebbe essere eseguito ogni qual volta possibile. In caso di metastasi sincrone è anche possibile eseguire l'intervento al colon-retto ed al fegato simultaneamente. Talora le metastasi epatiche non possono essere resecate perché il fegato residuo dopo l'intervento risulterebbe insufficiente. In questi casi la resezione epatica può essere eseguita in due tempi (epatectomia in due tempi) e/o avvalendosi di procedure che consentono di far aumentare il volume di fegato residuo (embolizzazione o legatura portale). La chemioterapia, frequentemente associata alla chirurgia, può essere eseguita prima e/o dopo l'intervento per ottimizzarne i risultati. In alcuni casi essa può ridurre la dimensione delle metastasi a tal punto da permettere un intervento laddove inizialmente non era possibile.
Oltre alle metastasi da tumore del colon-retto, attualmente la chirurgia epatica è indicata anche in pazienti affetti da metastasi da tumori neuroendocrini ed in casi selezionati da tumore gastrico, della mammella e del rene.



Ultima Modifica: 29/02/2012

 
 
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