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A. O. Ordine Mauriziano di Torino

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S.C. Chirurgia Generale e Oncologica

Malattie della colecisti e delle vie biliari

Tumori maligni della colecisti e delle vie biliari

(adenocarcinoma della colecisti, colangiocarcinomi, tumori di Klatskin, tumori delle vie biliari distali)

I tumori maligni della colecisti vengono spesso diagnosticati successivamente ad un intervento di colecistectomia eseguito per calcolosi. In questi casi, in base alle caratteristiche rilevate dall'esame istologico definitivo, verrà definita la necessità o meno di un ulteriore intervento chirurgico che può prevedere una resezione epatica eventualmente associata alla resezione delle vie biliari extraepatiche. In quest'ultimo caso, esse saranno ricostruite attraverso una sutura con l'intestino ripristinando il normale deflusso della bile (anastomosi bilio-digestiva). Quando la diagnosi di tumore della colecisti sia pre-operatoria, sarà possibile fin da subito programmare un intervento radicale che associ alla colecistectomia una resezione epatica e l'eventuale asportazione delle vie biliari extraepatiche. Il tipo di intervento viene definito in base all'estensione locale della malattia, valutata alle indagine strumentali pre-operatorie ed all'ecografia intraoperatoria. L'intervento non potrà comunque essere eseguito per via laparoscopica.

Il tipo di intervento chirurgico per i tumori maligni delle vie biliari varia a seconda della localizzazione della lesione. Per i tumori a carico delle vie biliari intraepatiche (colangiocarcinomi) l'intervento consisterà nella maggior parte dei casi nella sola resezione epatica. I tumori dell' ilo (tumori di Klatskin) richiedono invece oltre alla resezione epatica anche l'exeresi della via biliare con successiva anastomosi bilio-digestiva. I pazienti affetti da tumore di Klatskin si presentano solitamente itterici alla diagnosi a causa dell'ostruzione da parte della neoplasia al deflusso della bile in duodeno. L'ittero, dovuto a livelli elevati di bilirubina nel sangue (bilirubinemia), può in alcuni pazienti aumentare i rischi della resezione epatica. Per tale ragione, in casi selezionati, l'intervento è preceduto dal posizionamento di una protesi biliare per via percutanea (PTC) al fine di ottenere una normalizzazione dei livelli di bilirubinemia.

Nel caso di tumori delle vie biliari extraepatiche distali, a causa dei particolari rapporti anatomici, l'intervento prevedrà, oltre all'asportazione delle vie biliari, la resezione del pancreas, del duodeno e parte dello stomaco (duodenocefalopancreasectomia). Anche in questo caso si provvederà a ripristinare il normale transito del contenuto alimentare, della bile e dei succhi pancreatici attraverso tre suture con l'intestino (anastomosi gastro-enterica, bilio-digestiva e pancreatico-digestiva). Come nel caso dei tumori di Klatskin, l'ittero è il sintomo più frequente e più precoce. In casi selezionati è indicato risolvere l'ittero prima dell'intervento attraverso il posizionamento di una protesi biliare, questa volta però per via endoscopica. (ERCP)



Ultima Modifica: 29/02/2012

 
 
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