La chirurgia coronarica ha l'obiettivo di riportare il sangue in quelle porzioni di cuore dove il sangue arriva con difficoltà a causa dei restringimenti presenti lungo il decorso delle coronarie (arterie che portano sangue nel cuore). Per superare questi restringimenti vengono confezionati dei by-pass utilizzando dei condotti naturalmente presenti nel corpo umano: le arterie mammarie interne (che decorrono nella parete del torace), la arteria radiale (che decorre nell'avambraccio) o la vena grande safena (che decorre nella gamba e nella coscia).
Comunque, gli interventi di chirurgia coronarica isolata sono attualmente in riduzione (circa 1/4 degli interventi totali nel nostro centro) per il diffondersi delle procedure interventistiche. Sulla base delle evidenze mostrate dalla letteratura scientifica, nel nostro Centro si preferisce la rivascolarizzazione miocardica prevalentemente arteriosa (le due Arterie Mammarie) che ha dimostrato migliori risultati in termini di pervietà del by-pass a distanza di molti anni.
Anche per la chirurgia delle coronarie è possibile utilizzare l'approccio mini-invasivo (vedi figure).
L'intervento di bypass può essere associato (oltre che alla chirurgia valvolare) ad interventi per le complicanze della patologia ischemica, come la plastica della valvola mitralica o la ricostruzione del ventricolo sinistro.
Ultima Modifica: 21/03/2015